Le cinque stirpi - Markus Heitz

Una terra nascosta, circondata da un’impenetrabile catena montuosa che protegge i suoi abitanti dai mostruosi e demoniaci pericoli all’esterno. In questo contesto si sviluppa la saga de “Le cinque stirpi” dell’autore tedesco Markus Heitz. L’originalità della storia, ciò che fin da subito colpisce il lettore, è che in un mondo fantastico con umani, elfi, nani, orchi e ogni classica razza di creature fantastiche, il protagonista sia il popolo nanico. Sulla scia di Tolkien, ogni autore fantasy che si rispetti ha incluso questa razza – bene o male con le stesse caratteristiche principali – nei propri romanzi, ma prima di Heitz nessuno gli aveva dedicato 2500 pagine di onore.

Le cinque stirpi del titolo sono, ovviamente, cinque stirpi di nani: ad ognuna è affidata una fortezza per sorvegliare gli unici cinque accessi alla Terra Nascosta. Ogni stirpe ha un talento particolare e ognuna è essenziale alla protezione dei portali, ma fin dal prologo si scopre che non tutte le stirpi sono al loro. Tungdil, il giovane nano protagonista della storia, cresciuto fra gli uomini perché adottato da un mago che lo trovò bambino, dovrà scoprire la propria origine. Sarà però anche suo difficile e fondamentale compito trovare un’ascia magica, l’unica arma capace di sconfiggere il male che si sta diffondendo nella Terra Nascosta.

Un altro ed originale aspetto della saga sta nella presenza degli Albi, i cugini oscuri degli Elfi, con tutte le abilità dei celebri guerrieri dei boschi Tolkieniani, ma votati al male.

I tre libri che chiudono la tetralogia – La guerra dei nani, La vendetta dei nani, Il destino dei nani – si svolgono in un periodo successivo alla storia iniziale, ma l’ambientazione e parte dei protagonisti restano gli stessi. Sarà però l’occasione di scoprire nuovi luoghi e nuovi aspetti di questo mondo ancora inesplorati nel primo romanzo, comprese le terre al di là delle montagne, in cui imperversa ogni genere di malvagità da combattere.

Andrea Cuminatto