Ragazzi, vi è mai capitato di scoprire un libro per puro caso, tipo mentre siete a casa di un amico che vi passa roba fantasy e voi pensate “ma sì, proviamo”? Ecco, a me è successo così con “La Ruota del Tempo: La grande caccia” di Robert Jordan. Stavo passando un pomeriggio noioso in campagna, come spesso faccio, e il mio amico Gianni (che è un po’ un maga dei giochi di ruolo e conosce tutti i titoli fantasy) mi ha prestato questo volume. Sapete che non sono uno da ebook, quindi l’ho preso in mano e… zac! Mi ha catturato subito. Se anche voi siete come me, tra un’avventura all’aria aperta e qualche ora di lettura sotto il sole o la luce fioca della lampada, questo libro potrebbe diventare il vostro prossimo compagno di viaggio.
Trama de “La Ruota del Tempo: La grande caccia” di Robert Jordan in breve (senza spoiler)
“La grande caccia” riprende le vicende del giovane Rand al’Thor, che ormai non è più solo il ragazzo di campagna ma sta lentamente accettando il peso del suo destino: quello di diventare il Drago Rinato, colui che potrebbe salvare o distruggere il mondo. In questo secondo volume della saga, la posta in gioco si alza vertiginosamente: la caccia al potente artefatto noto come il Corno di Valere diventa il fulcro attorno a cui ruotano alleanze, tradimenti e battaglie epiche.
Il libro non si limita però solo a seguire Rand. Altri personaggi chiave come Mat Cauthon e Perrin Aybara vedono la loro storia approfondirsi, con sottotrame che intrecciano magia, politica e scoperta di sé. Mat, con il suo carattere scanzonato e la sua crescente maledizione, si sposta in direzioni imprevedibili, mentre Perrin cerca di bilanciare il suo legame con i lupi e la necessità di proteggere le persone a cui tiene.
Non mancano le figure femminili forti, come Egwene e Nynaeve, che iniziano a mostrare il loro potenziale e la loro importanza nel grande schema delle cose. La tensione cresce anche grazie all’espansione del mondo: si esplorano nuovi territori, culture e fazioni, tutte inserite in un contesto di un universo in cui la magia (o “One Power”) gioca un ruolo centrale e pericoloso.
Non mancano momenti di suspense e colpi di scena che vi faranno venire voglia di continuare a leggere senza fermarvi. Insomma, “La grande caccia” non è solo un seguito, ma un vero salto di qualità nella saga.
Perché è un must per i fan del fantasy
Se siete fan di Tolkien (tipo il vostro amico nerd che non fa altro che citare Gimli e Legolas a cena, sì, proprio come me) o vi siete innamorati delle saghe di Brandon Sanderson (che, tra l’altro, ha completato la Ruota del Tempo dopo la morte di Jordan), “La grande caccia” è un must. Robert Jordan ha costruito un world-building mastodontico, ricco di dettagli, culture diverse e una mitologia profonda che affonda le radici in tradizioni antiche, ma con un tocco originale e fresco.
Questo libro si distingue per la sua capacità di intrecciare politica, magia e avventura senza mai perdere ritmo, permettendo al lettore di immergersi completamente in un universo complesso e affascinante. A differenza di tante altre saghe fantasy, qui la magia non è solo uno strumento, ma un elemento vivo che condiziona le vite dei personaggi e la storia stessa.
Se vi è piaciuto “Il Trono di Spade” per la sua complessità politica e le sfumature dei personaggi, o “Mistborn” per l’originalità del sistema magico, allora qui troverete qualcosa che unisce il meglio di entrambi i mondi, ma con un piglio epico e avventuroso che fa battere il cuore.
Ah, e se siete anche un po’ appassionati di serie tv, sappiate che “La Ruota del Tempo” ha ispirato una serie televisiva Netflix, che però vi consiglio di leggere prima di guardare, per non perdervi la profondità della narrazione.
Analisi dei personaggi
– “Protagonista: Rand al’Thor”
Rand è il classico eroe riluttante, ma in questo libro vediamo la sua evoluzione da ragazzo ingenuo a figura carismatica e tormentata. Il peso del destino si fa sentire e la sua lotta interna tra il desiderio di una vita normale e la necessità di affrontare il male è resa con grande maestria. È affascinante vedere come Jordan lo costruisce con sfumature psicologiche che lo rendono umano e, allo stesso tempo, epico.
– “Antagonista/Mondo”
Il mondo creato da Jordan non ha un solo antagonista chiaro, ma una serie di forze oscure e fazioni in lotta che rendono la storia ricca di tensioni e colpi di scena. Le Tenebre, il potere antico e malvagio, sono una presenza quasi mitologica, ma molto reale nella vita dei personaggi. Questa complessità rende il conflitto più intrigante e meno stereotipato rispetto a tanti fantasy più “bianco o nero”.
Temi, atmosfere e lingue perdute
Il libro esplora temi come il potere e la responsabilità, la crescita personale e la lotta tra luce e tenebre, ma anche la magia intesa come forza ambivalente, capace di creare e distruggere. L’atmosfera è spesso epica ma non manca di momenti più intimi e riflessivi, con descrizioni che ti fanno davvero sentire in quei paesaggi vasti e misteriosi.
Un aspetto che adoro è come Jordan abbia inserito elementi di lingue perdute e antiche, creando nomi e termini che suonano veri e vivi, quasi come se fossero davvero parte di una lingua dimenticata. Per un nerd delle lingue come me, è una figata pazzesca! Questo dettaglio dà al mondo della Ruota del Tempo una profondità che pochi altri fantasy riescono a eguagliare.
Il folklore e le tradizioni delle diverse popolazioni sono anche un punto forte: ogni cultura ha le sue leggende, i suoi usi e costumi, che arricchiscono la narrazione e la rendono più realistica. Tutto questo si inserisce perfettamente nel grande ciclo della Ruota del Tempo, dove il tempo stesso è un cerchio che si ripete, un concetto affascinante e un po’ filosofico.
Voto finale ⭐⭐⭐⭐⭐ (5/5)
Sono uno che non dà cinque stelle a cuor leggero, ma “La grande caccia” se le merita tutte e cinque. È uno di quei libri che ti fanno sentire la passione e la cura dietro ogni pagina, che ti catturano non solo per la trama ma per il mondo che ti fanno scoprire. La scrittura di Jordan è avvolgente, mai noiosa, e capace di farti immergere completamente nella storia.
Personalmente, ho apprezzato molto come il libro riesca a bilanciare azione, sviluppo dei personaggi e world-building senza mai appesantire la lettura. Se siete come me, che amate perdervi nelle saghe lunghe e complesse, ma volete anche momenti in cui la storia ti prende e ti fa dimenticare tutto il resto, questo è il libro che fa per voi.
Poi, diciamolo, c’è quel non so che di epico che ti fa sentire un po’ come Gimli nei suoi momenti migliori: pronto a spaccare tutto con l’ascia, ma anche con la testa. Non vedo l’ora di continuare la saga e scoprire cosa succede dopo.
A chi lo consiglio
Se siete adolescenti (o anche non più, eh!) appassionati di fantasy con la voglia di immergervi in una saga lunga e avvincente, questo libro è perfetto. Se amate i giochi di ruolo e cercate ispirazione per le vostre campagne, o se vi piacciono le storie con personaggi complessi e un mondo ricco di dettagli, non potete perdervelo.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, se l’avete già letto o se avete consigli di lettura incrociata tipo “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” o “Mistborn”. Mi piace sempre scambiare idee e scoprire nuovi mondi da esplorare!
Cenni sull’autore
Robert Jordan, vero nome James Oliver Rigney Jr., è stato uno scrittore americano nato nel 1948 e scomparso nel 2007. È famoso soprattutto per aver creato “La Ruota del Tempo”, una delle saghe fantasy più importanti e amate di sempre. Con una formazione da storico, Jordan ha portato nelle sue opere una cura maniacale per i dettagli storici e culturali, creando un universo ricco e credibile. Dopo la sua morte, Brandon Sanderson ha completato la saga basandosi su appunti e indicazioni lasciate dall’autore.
La saga
“La Ruota del Tempo” è una saga composta da 14 libri principali più un prequel. L’ordine di lettura è:
1. L’occhio del mondo
2. La grande caccia
3. Il drago rinato
4. L’ombra che avanza
5. I fuochi del cielo
6. Signore del caos
7. La corona di spade
8. Il sentiero dei pugnali
9. Cuore di inverno
10. Crocevia delle tenebre
11. Il regno degli ombre
12. La torre del gufo
13. Un ricordo della luce
(prequel) Nuova primavera
Link all’acquisto
Se vi ho convinto (o siete solo curiosi), potete trovare “La Ruota del Tempo: La grande caccia” qui:
E niente, ragazzi, buona lettura e che la Ruota giri sempre a vostro favore!
A presto, NerdDiCampagna (e Gaspode vi manda un saluto!)