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Parole di luce – Brandon Sanderson

Ve lo dico subito, non è stata una di quelle scoperte epiche tipo “trovato per caso in una libreria polverosa di Londra” (anche se sarebbe stato figo). No, è successo durante una di quelle chiacchierate infinite con il mio amico Luca, un altro fan sfegatato di D&D e fantasy. Stavamo parlando di world-building e magie che ti fanno dire “ma come gli è venuta in mente?” quando lui mi ha consigliato “Parole di luce“. Essendo io uno che preferisce sempre il libro cartaceo e con copertina bella, ho subito ordinato la versione Fanucci e non me ne sono pentito. Ecco cosa ne penso.

Trama de “Parole di luce” di Brandon Sanderson in breve (senza spoiler)

“Parole di luce” è il terzo volume della saga “Le Cronache della Folgoluce” e riprende la narrazione in un momento cruciale. Il mondo di Roshar è un luogo dove tempeste colossali plasmano la natura e dove la magia è legata a leggende antiche e a poteri quasi mitici. La storia segue principalmente Kaladin, un ex schiavo e soldato, che deve fare i conti con il proprio passato oscuro e la responsabilità di proteggere coloro che ora considera la sua “famiglia”. Nel frattempo, Shallan, una giovane con un passato tormentato e un talento unico per l’illusione, si trova a scoprire verità nascoste che potrebbero cambiare per sempre il destino di Roshar. Infine, Dalinar, un nobile guerriero tormentato da visioni del passato e da un codice d’onore molto rigido, cerca di unire i regni frammentati di un mondo sull’orlo della guerra totale.

Ognuno di questi personaggi ha la sua storyline che si intreccia con le altre, creando un mosaico narrativo ricco di tensione, mistero e rivelazioni. Le battaglie epiche, le alleanze fragili e le scoperte magiche si susseguono senza mai perdere ritmo, e l’autore riesce a mantenere alta la suspense anche nelle parti più “politiche”. C’è un forte senso di crescita personale, con i protagonisti che devono affrontare le proprie paure e i propri limiti, ma anche un’attenzione particolare ai dettagli del mondo: dalle diverse culture, alle faune particolari, fino alle antiche profezie che sembrano influenzare il presente.

Perché è un must per i fan del fantasy

Se siete come me, che amate perdervi in mondi ben costruiti dove la magia non è solo un “espediente” ma una vera e propria scienza con leggi e regole, “Parole di luce” è il libro perfetto. Sanderson è famoso proprio per questo: un world-building certosino, che ti fa sentire di stare camminando su quelle pietre levigate da secoli, con il vento che ti sferza la faccia (letteralmente, in questo caso). La sua capacità di intrecciare elementi epici con momenti più intimi fa sì che non ti stanchi mai. Se vi è piaciuto “Il Nome del Vento” di Patrick Rothfuss o “La Ruota del Tempo” di Robert Jordan (che tra l’altro Sanderson ha completato in modo magistrale), allora questa saga vi catturerà dall’inizio alla fine.

In più, la saga ha ispirato anche progetti multimediali e si parla da tempo di adattamenti in serie tv, quindi è il momento giusto per farsi trovare pronti e conoscere bene la storia originale. E poi, diciamolo, la copertina Fanucci è una figata pazzesca, roba da esporre in bella vista in libreria, no?

Analisi dei personaggi

– “Protagonista(Kaladin e co.)”: Kaladin è uno di quei personaggi che ti entra nel cuore. Da ex schiavo disperato a leader carismatico, la sua evoluzione è intensa e credibile. Non è il classico eroe tutto d’un pezzo: ha dubbi, paure, e ogni vittoria sembra guadagnata con sudore e sangue. Shallan porta invece la voce delle sfide interiori legate all’identità e al passato, con un percorso di scoperta che si intreccia con la magia delle illusioni. Dalinar, con il suo onore e i suoi fantasmi, è un esempio perfetto di come il potere e la redenzione possano convivere in un solo uomo.

– “Antagonista/Mondo”: L’antagonista non è mai solo un “cattivo” da sconfiggere, ma un’entità complessa, a volte più sfumata, che riflette la fragilità e le contraddizioni del mondo stesso. Roshar è un ambiente duro, implacabile, quasi un personaggio a sé stante, con le sue tempeste e le sue leggende che influenzano ogni decisione e battaglia.

Temi, atmosfere e lingue perdute

La magia in “Parole di luce” non è solo incantesimi e bacchette, ma un sistema legato agli antichi ordini dei Cavalieri Radiante e alle gemme che assorbono e rilasciano energia. Sanderson ha creato un ecosistema magico coerente e affascinante, che lega folklore, politica e religione in un intreccio che ricorda un po’ le grandi saghe epiche. Le atmosfere sono spesso cupe, con un senso di imminente catastrofe ma anche di speranza, un po’ come nelle storie di Tolkien o nelle cronache di Pratchett, dove l’umorismo si mescola a temi seri.

Per quanto riguarda le lingue perdute, Sanderson inserisce riferimenti a scritture e dialetti dimenticati, che arricchiscono il world-building e fanno brillare gli occhi di chi, come me, ha un debole per le lingue antiche e inventate. È un dettaglio che rende il tutto ancora più immersivo e credibile, e che stimola la fantasia.

Voto finale
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (5/5)

Non do cinque stelle a caso, eh! “Parole di luce” è uno di quei libri che ti catturano fin dalla prima pagina e non ti mollano fino all’ultima riga. Il mix di personaggi ben costruiti, trama avvincente e world-building dettagliato è il sogno di ogni nerd fantasy come me. Ho adorato soprattutto il modo in cui Sanderson riesce a far evolvere i protagonisti senza forzature, mettendo in luce le loro debolezze e le loro forze in modo naturale. E poi, vogliamo parlare delle descrizioni delle tempeste? Ti sembra quasi di sentire il vento che ti sferza la faccia mentre leggi, roba da mettersi la mantellina!

La politica e le alleanze sono gestite con una complessità che non ti aspetti in un fantasy “moderno”, e questo rende la lettura ancora più avvincente. Non manca nemmeno quel pizzico di mistero e magia che ti fa pensare “ma come ha fatto a inventare tutto questo?”. Se amate i libri che vi fanno ragionare, emozionare e che vi danno spunti per le vostre campagne di D&D, questo è un must.

L’unica cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso è che a volte le parti più “tecniche” della magia possono essere un po’ dense, ma credetemi, ne vale assolutamente la pena.

A chi lo consiglio

Se siete ragazzi e ragazze che amate perdersi in mondi lontani, se vi emozionano le storie di eroi imperfetti, se vi piace la magia studiata come una vera scienza e se siete appassionati di fantasy epico con una buona dose di politica e intrighi, “Parole di luce” è il libro che fa per voi. E se avete letto altre saghe come “La Ruota del Tempo” o “Mistborn”, qui trovate un altro tassello da aggiungere alla vostra collezione. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, quali personaggi vi hanno colpito di più, o se avete altri libri simili da consigliarmi (sapete che adoro scambiare opinioni!).

Cenni sull’autore

Brandon Sanderson è uno degli autori fantasy più apprezzati degli ultimi anni, noto per la sua capacità di costruire mondi complessi e sistemi magici originali. Nato nel 1975 negli Stati Uniti, ha acquisito grande fama grazie alla conclusione della celebre saga “La Ruota del Tempo”, iniziata da Robert Jordan. Oltre a “Le Cronache della Folgoluce”, ha scritto la serie “Mistborn” e numerosi romanzi stand-alone di successo. La sua scrittura è caratterizzata da trame intricate, personaggi profondi e un’attenzione maniacale ai dettagli.

La saga

“Parole di luce” è il terzo libro della saga “Le Cronache della Folgoluce”. L’ordine di lettura è:
1. “Il Cammino dei Re”
2. “Parole di Giuramento”
3. “Parole di Luce”
(si attende il quarto volume per completare la serie)

Link all’acquisto

Se volete farvi un regalo o volete iniziare la vostra avventura in Roshar, ecco il link per acquistare “Parole di luce” in formato cartaceo su Amazon:

E niente, ragazzi, io vado a rileggermi qualche passaggio mentre Gaspode si rotola nell’erba (lui preferisce le storie con ossi, ma vabbè). Alla prossima recensione, e che la Folgoluce illumini le vostre letture!