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Mistborn: Il pozzo dell’ascensione – Brandon Sanderson

Ragazzi, vi dico una cosa: non c’è niente come scoprire un libro che ti prende così tanto da farti dimenticare pure il cane che ti sta fissando mentre leggi. Ecco, è successo proprio così con “Mistborn: Il pozzo dell’ascensione” di Brandon Sanderson. Ero in un mercatino dell’usato, lì in campagna, mentre Gaspode (sì, il mio cane con nome da Pratchett, mica pizza e fichi!) mi tirava per la manica – o meglio, per i pantaloni – e ho trovato questo gioiellino con una copertina che sembrava uscita da un sogno fantasy. Non potevo lasciarlo lì, era destino! Se anche voi amate i libri di carta con la copertina illustrata che ti fa venir voglia di ficcarci il naso, allora mettetevi comodi, perché questo post è per voi.

Trama di “Mistborn: Il pozzo dell’ascensione” in breve (senza spoiler)

Ok, senza spoiler, ma con un po’ di pepe, la storia riparte dal momento in cui Vin, la nostra eroina mistborn – cioè una che può bruciare metalli dentro di sé per ottenere poteri pazzeschi – si trova a dover gestire un mondo in bilico. Il “pozzo dell’ascensione” non è solo un titolo figo, ma un vero e proprio luogo mitico che nasconde segreti che potrebbero cambiare le sorti di tutto il Cosmere (per chi conosce Sanderson, saprà di cosa parlo!).

Nel secondo capitolo di questa saga, la città di Luthadel è sotto assedio politico e militare: dopo la caduta del Signore Oscuro, tutti vogliono prendere il potere, e Vin deve imparare a fidarsi e a comandare, non solo a combattere. Tra tradimenti, alleanze fragili e battaglie spettacolari, il gruppo di protagonisti si evolve, e emergono nuove minacce che mettono in discussione la loro stessa esistenza. Non manca un’epica lotta interna tra valori e doveri personali, con personaggi secondari che rubano la scena con le loro storie intrecciate.

Un’altra cosa che adoro di questo libro sono le sottotrame: Sanderson non lascia nulla al caso. Dai misteri degli antichi poteri all’evoluzione del sistema magico dell’allomanzia (quella roba fighissima dei metalli), tutto si intreccia in modo naturale. E poi, diciamolo, la politica interna è così ben costruita che sembra quasi di essere in un episodio di “Game of Thrones”, ma con meno casini familiari e più magia metallica.

Perché è un must per i fan del fantasy

Brandon Sanderson è il mago del world-building, e “Mistborn” non fa eccezione. Se ti è piaciuto il modo in cui Tolkien ha creato la Terra di Mezzo o come Patrick Rothfuss ha intrecciato magia e musica ne “Il Nome del Vento”, allora questo libro ti farà impazzire. La sua originalità sta nell’aver creato un sistema magico – l’allomanzia – che è scientificamente strutturato, quasi come una chimica magica, e questo dà al romanzo un fascino unico.

Inoltre, Sanderson è famoso per la sua capacità di costruire universi narrativi vasti e collegati: “Mistborn” fa parte del Cosmere, un mega-universo che collega molti dei suoi libri, quindi ogni lettura ti apre una porta su mondi nuovi, quasi come un gioco di ruolo con livelli sempre più complessi. Non sorprende che questa saga abbia ispirato anche la creazione di giochi di ruolo amatoriali e che si parli da tempo di un adattamento cinematografico o in serie tv – chissà, magari vedremo Vin vestita in cosplay alle prossime fiere fantasy!

Analisi dei personaggi

– “Protagonista”: Vin è una ragazza che in questo secondo volume cresce tantissimo. Da ladra diffidente e solitaria, diventa una leader più consapevole, ma anche tormentata dai dubbi e dalle responsabilità. La sua evoluzione è credibile e avvincente: non è la solita eroina invincibile, anzi, mostra fragilità e forza in egual misura, proprio come Gimli che adoro, che non è solo muscoli e ascia ma anche un cuore grande sotto l’elmo.

– “Antagonista/Mondo”: L’antagonista è più sfumato e meno un “cattivo” da manuale. È la situazione stessa del mondo che diventa il vero nemico: l’instabilità politica, le forze oscure che si muovono nell’ombra, e un mistero antico che avvolge tutto. Questo crea una tensione costante e un senso di pericolo palpabile che rende la lettura avvincente.

Temi, atmosfere e lingue perdute

Il libro è un mix potentissimo di magia, politica e folklore. La magia, basata sull’allomanzia, è descritta con una precisione che fa venire voglia di provarla (non ditelo a Gaspode, però!). La politica è intricata e realistica, con giochi di potere che ricordano quelli di Martin ma con un tocco più “scientifico”. L’atmosfera è cupa e a tratti malinconica, ma con sprazzi di speranza che fanno respirare il lettore.

Un aspetto che mi ha fatto impazzire è il riferimento alle lingue perdute e alle antiche scritture che compaiono nel libro, quasi a voler sottolineare quanto la storia e la cultura siano radicate nel mondo di Sanderson. Non è Tolkien con il suo elfico, ma c’è un’attenzione simile per i dettagli culturali che arricchiscono il racconto e lo rendono vivo.

Voto finale

Do a “Mistborn: Il pozzo dell’ascensione” un bel 4,5 stelle su 5. Perché? Perché è un libro che ti prende dalla prima all’ultima pagina, con personaggi vivi, un mondo complesso e una trama che non ti lascia mai un attimo di tregua. Certo, a volte può sembrare un po’ denso, soprattutto se siete abituati a letture più leggere, ma fidatevi, ne vale la pena.

Come lettore di fantasy e appassionato di giochi di ruolo, ho trovato qui tutto ciò che cerco: una trama solida, regole magiche ben definite, e un’ambientazione che ti fa sentire parte del mondo. La scrittura di Sanderson è fluida e mai noiosa, con un ritmo che sa quando rallentare per farti assaporare i dettagli e quando accelerare per farti correre verso il climax.

Se dovessi paragonarlo al mio Gimli, direi che Vin è come un guerriero che cresce in saggezza e coraggio, affrontando prove che metterebbero in crisi anche il più tosto dei nani. E la città di Luthadel? Beh, è un po’ come la Terra di Mezzo dopo una battaglia: ferita, ma ancora piena di vita e misteri da svelare.

A chi lo consiglio

Questo libro è perfetto per chi ama il fantasy con una solida base di magia “logica”, per chi si diverte a scoprire mondi nuovi e per chi non si spaventa davanti a trame complesse e personaggi ben sviluppati. Se siete fan di Tolkien, Rothfuss o anche della serie “The Witcher”, non potete perdervelo. Fatemi sapere nei commenti se lo avete letto, cosa ne pensate o se avete altri titoli da consigliarmi. Magari tra una lettura e l’altra, possiamo scambiarci qualche dritta da veri nerd!

Cenni sull’autore

Brandon Sanderson è uno degli scrittori fantasy più prolifici e innovativi degli ultimi anni. Nato negli Stati Uniti nel 1975, si è fatto notare per la sua capacità di creare sistemi magici originali e per il suo stile narrativo avvincente. È anche noto per aver completato la saga di “La Ruota del Tempo” di Robert Jordan dopo la morte di quest’ultimo, un’impresa che ha consolidato la sua fama nel mondo fantasy. Sanderson è un appassionato di scrittura e insegnamento, e spesso condivide con i fan approfondimenti sul suo processo creativo.

La saga

“Mistborn” è una saga composta da due trilogie principali e alcune opere collegate nel Cosmere. L’ordine di lettura è:

1. “Mistborn: L’ultimo impero”
2. “Mistborn: Il pozzo dell’ascensione”
3. “Mistborn: Il campione delle ere”

Dopo questa trilogia originale, si passa alla seconda serie ambientata anni dopo, che espande ulteriormente il mondo di Sanderson.

Link all’acquisto

Se vi ho convinto (o anche solo incuriosito), potete trovare “Mistborn: Il pozzo dell’ascensione” qui:

Allora, pronti a tuffarvi nel mondo di Vin e dei suoi metalli magici? Gaspode e io vi aspettiamo nei commenti!