Ragazzi, vi è mai capitato di ritrovare un libro per caso, tipo nascosto in una scatola polverosa in soffitta, e di rimanerci incollati come se fosse una pozione magica? Ecco, a me è successo così con “Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l’Armadio” di C.S. Lewis. Tornato in Italia dopo anni a Londra, tra un tuffo nei boschi vicino casa e qualche sessione di D&D con gli amici, ho deciso di rispolverare questo classico che avevo sempre snobbato un po’ da ragazzino. E ragazzi, che viaggio! Se anche voi amate storie di mondi nascosti e creature fantastiche, mettetevi comodi che vi porto dentro Narnia senza spoiler pesanti, promesso!
Trama de “Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l’Armadio” in breve (senza spoiler)
La storia parte con quattro fratelli – Peter, Susan, Edmund e Lucy – che durante la Seconda Guerra Mondiale vengono mandati in campagna per sfuggire ai bombardamenti di Londra. Fin qui, niente di troppo fantasy, direte voi. Ma ecco che tutto cambia quando Lucy, la più piccola, scopre un armadio magico che funge da porta d’ingresso per Narnia, un mondo incantato dove gli animali parlano e la magia è reale.
Narnia è sotto il giogo di una terribile Strega Bianca che ha imposto un inverno eterno senza Natale, e i suoi abitanti, tra fauni, centauri e creature mitologiche, vivono oppressi e in attesa di una profezia. Ed è proprio questa profezia che coinvolge i quattro fratelli, chiamati a diventare sovrani di questo regno incantato e a guidare la ribellione contro la Strega malvagia.
La trama si sviluppa attraverso le avventure di ogni personaggio, con momenti di tensione, tradimenti (Edmund in particolare ha un ruolo intrigante), alleanze con il Leone Aslan, figura messianica e simbolo di speranza, e battaglie epiche che non hanno nulla da invidiare a quelle di Tolkien. Ci sono sottotrame che esplorano il coraggio, il senso di famiglia e il sacrificio, tutte incastonate in un contesto mitologico ricco di riferimenti a leggende e folklore europeo.
La narrazione è scandita da colpi di scena e momenti di riflessione che ti fanno capire come, dietro una storia apparentemente semplice per ragazzi, si nascondano temi universali e profondi, che ti restano nella testa anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.
Perché è un must per i fan del fantasy
Se sei uno di quelli che si perde tra mappe di mondi immaginari e si chiede come sarebbe vivere in un universo parallelo, “Il Leone, la Strega e l’Armadio” è un vero gioiellino. C.S. Lewis costruisce Narnia con una maestria che mescola elementi di mitologia classica, folklore britannico e cristianesimo simbolico, ma senza mai risultare pesante o noioso.
Il world-building è semplice ma efficace: Narnia è un regno vivo, dove ogni creatura ha un ruolo e una storia, e dove la magia è parte integrante dell’ecosistema. Lo stile di Lewis è limpido e coinvolgente, perfetto sia per chi si avvicina al fantasy per la prima volta sia per i veterani del genere. Se ti è piaciuto leggere “Lo Hobbit” di Tolkien o le saghe di Pratchett, troverai in Narnia quella stessa capacità di farti sentire parte di un mondo vasto e affascinante, ma con un tocco di leggerezza e speranza.
In più, la storia ha ispirato una serie di film e miniserie TV che hanno portato Narnia a un pubblico ancora più vasto, facendola diventare un classico intramontabile. La saga completa è stata tradotta in decine di lingue e continua a influenzare autori contemporanei, un po’ come la saga di Harry Potter ha fatto per la fantasia moderna.
Analisi dei personaggi
Protagonista: I quattro fratelli sono insieme protagonisti e co-protagonisti, ma se proprio devo scegliere, direi che il viaggio più interessante è quello di Edmund. All’inizio è un personaggio un po’ fastidioso e egoista, ma attraverso le sue scelte e il suo percorso di redenzione, diventa un simbolo di crescita personale e perdono. Lucy è la porta per il mondo di Narnia, il suo entusiasmo e innocenza sono il motore che fa partire l’avventura, mentre Peter e Susan rappresentano il coraggio e la saggezza in formazione.
Antagonista/Mondo: La Strega Bianca è più di un semplice cattivo: è un’ombra che incute timore, ma anche un simbolo di oppressione e ingiustizia. Il suo inverno senza fine è una metafora potente, e la sua presenza dà un tono cupo e minaccioso a tutto il regno. Il mondo di Narnia si presenta come una terra di contrasti, dove la speranza e la disperazione si intrecciano, e proprio questa complessità lo rende affascinante e credibile.
Temi, atmosfere e lingue perdute
Narnia è un mondo dove la magia si respira in ogni pagina: dagli animali parlanti agli oggetti incantati, tutto è permeato da un senso di meraviglia e mistero. Ma non è solo magia fine a se stessa; Lewis intreccia nei temi della storia questioni politiche, come il potere e la tirannia della Strega Bianca, e valori umani profondi come il coraggio, la lealtà e il sacrificio.
L’atmosfera è un mix di fiaba e mito, con riferimenti che vanno dalla mitologia greca ai racconti folklorici britannici, passando per simbolismi cristiani che, senza appesantire la lettura, aggiungono una dimensione spirituale al racconto. Interessante è anche il modo in cui Lewis usa lingue inventate e nomi di creature che richiamano il mondo antico, quasi a voler creare un ponte tra il fantastico e le radici storiche e culturali dell’Europa.
Narnia non è solo un luogo: è un universo narrativo che si collega agli altri libri della saga, creando un ciclo di storie che si intrecciano e si arricchiscono a vicenda. È come se Lewis avesse costruito un mondo “perduto” da riscoprire pagina dopo pagina, perfetto per chi, come me, si diverte a scavare nei dettagli e nei retroscena.
Voto finale
?゚プ?゚プ? (5/5 stelle)
Dico subito che questo libro mi ha conquistato, e non solo per la storia in sé, ma per tutto quello che rappresenta: un ritorno all’immaginazione pura, a quell’incanto che spesso perdiamo crescendo (o almeno io, con tutte le scartoffie della vita adulta, faccio fatica a tenere viva). La scrittura di Lewis è fresca, mai pesante, e riesce a coinvolgere sia chi è alle prime armi con il fantasy sia i lettori più navigati.
Mi è piaciuto tantissimo come i personaggi sono costruiti, soprattutto la trasformazione di Edmund, che trovo molto realistica e ben calibrata. E poi, ragazzi, il Leone Aslan è un personaggio che ti resta dentro, un po’ come Gimli per me (lo so, sono di parte, ma i nani hanno il cuore d’oro). Le atmosfere sono così ben descritte che ti sembra quasi di sentire il freddo pungente dell’inverno che avvolge Narnia o il calore del fuoco acceso dopo una battaglia.
Certo, non è il fantasy più epico o complicato che esista, ma la sua forza sta proprio nella semplicità e nei temi universali che tocca. È un libro che ti fa riflettere senza essere pesante, e che ti invita a sognare ad occhi aperti. Se avete un libro di carta con una bella copertina illustrata, come piace a me, tenetelo sempre a portata di mano per quei momenti in cui avete voglia di staccare la spina e perdervi in un mondo che, anche se inventato, ha il sapore dolce della casa.
A chi lo consiglio
Consiglio “Il Leone, la Strega e l’Armadio” a chiunque abbia voglia di una storia fantasy classica, ma piena di cuore e avventura. Se vi piacciono i mondi magici con protagonisti giovani che crescono attraverso le sfide, questo libro fa per voi. E se siete appassionati di giochi di ruolo come D&D, troverete molti spunti per le vostre campagne, tra creature fantastiche e battaglie epiche.
Fatemi sapere nei commenti se l’avete già letto o se avete altri libri fantasy da consigliarmi, magari qualcosa di meno conosciuto ma altrettanto magico! Qui siamo tra nerd, si può parlare di tutto, dal cosplay alle lingue perdute (che poi è il mio pallino).
Cenni sull’autore
Clive Staples Lewis, meglio noto come C.S. Lewis, è stato uno scrittore, accademico e critico letterario britannico nato nel 1898 e scomparso nel 1963. Oltre a “Le Cronache di Narnia”, è famoso per i suoi saggi sul cristianesimo e per la serie di romanzi “Space Trilogy”, che esplorano temi di fantascienza e filosofia. Lewis è considerato uno dei maggiori autori del XX secolo e ha influenzato profondamente la letteratura fantasy moderna.
La saga
“Le Cronache di Narnia” è composta da sette volumi, e questo è il secondo in ordine di pubblicazione ma il primo nella cronologia della storia. L’ordine consigliato per la lettura è:
1. Il Leone, la Strega e l’Armadio
2. Il Principe Caspian
3. Il viaggio del veliero
4. La sedia d’argento
5. Il cavallo e il ragazzo
6. Il nipote del mago
7. L’ultima battaglia
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E voi, ragazzi? Qual è stato il vostro primo incontro con Narnia? Fatemi sapere nei commenti, e come sempre… che il fantasy sia con voi!
Gaspode (e il vostro amico nerd di fiducia)