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Le Cronache di Narnia: L’ultima battaglia – C.S. Lewis

Raga, vi devo confessare una cosa: ho scoperto “Le Cronache di Narnia: L’ultima battaglia” un po’ per caso, durante una di quelle sere d’estate passate in campagna con il mio vecchio zio. Mentre lui sistemava il pollaio e io cercavo rifugio sotto l’albero con un libro – mica un ebook, eh, il libro vero, con la copertina bella illustrata che ti fa venir voglia di tuffarti dentro – mi ha passato questo volume, dicendo “Prova questo, è un classico, ma non uno noioso”. E così è partita la mia avventura in Narnia, quel mondo magico che proprio come il mio cane Gaspode, sembra uscito da un’altra dimensione. Se anche voi siete come me, che amate perdersi in storie di spade, magia e regni lontani, restate qui che vi porto con me!

Trama de “Le Cronache di Narnia: L’ultima battaglia” in breve (senza spoiler)

Allora, partiamo dal succo della storia senza rovinare la sorpresa. “L’ultima battaglia”  è l’epilogo della celebre saga di Lewis, e qui troviamo Narnia in un momento cruciale, quasi sull’orlo della fine. La trama segue le vicende di un gruppo di personaggi, tra cui Eustace Scrubb – che ormai è cresciuto e cambiato rispetto al primo libro – e Jill Pole, due ragazzi che vengono chiamati a salvare il regno dalle forze oscure che minacciano di distruggerlo.

La storia si sviluppa con varie sottotrame: c’è la lotta per riprendere il controllo del trono di Narnia, la ricerca di un antico artefatto magico che può cambiare le sorti di tutti e la tensione crescente tra i popoli di Narnia e le creature oscure che vogliono soggiogarli. Non mancano gli incontri con vecchie conoscenze – tra cui il grande e amato Re Caspian – e nuove figure misteriose che aggiungono pepe alla vicenda.

Il ritmo è incalzante, con momenti di azione, ma anche scene più riflessive che ci mostrano come i protagonisti crescono e affrontano la responsabilità del loro ruolo. Lewis non lesina nemmeno sui colpi di scena, che tengono il lettore sempre sulle spine. Insomma, non è solo la classica fiaba per bambini, ma un vero e proprio romanzo epico che si inserisce perfettamente nel contesto più ampio delle Cronache di Narnia.

Perché è un must per i fan del fantasy

Se siete come me, dei veri nerd che vanno matti per il world-building e le atmosfere magiche, “L’ultima battaglia” è come una pozione magica da provare almeno una volta nella vita. C.S. Lewis crea un universo che si sente vivo, con leggi proprie, creature fantastiche e un equilibrio delicato tra bene e male. La sua scrittura è semplice ma evocativa, capace di trasportarti direttamente nei boschi incantati di Narnia o nei castelli antichi.

Per chi ha amato autori come Tolkien – che tra l’altro era amico di Lewis e con cui condivideva un sacco di passioni, tipo l’interesse per le lingue antiche e la mitologia – questo libro è un must. Se vi è piaciuto “Il Signore degli Anelli” o la saga di “Harry Potter”, qui troverete un mix di avventura e magia che vi farà battere il cuore.

In più, non dimentichiamo che Le Cronache di Narnia hanno ispirato una serie di film e adattamenti televisivi (quelli di qualche anno fa, per intenderci), che hanno portato Narnia sotto i riflettori mondiali. Quindi, leggere il libro è un po’ come scoprire il cuore pulsante di quella magia che poi si vede sullo schermo.

Analisi dei personaggi

Protagonista: Eustace Scrubb è il classico esempio di evoluzione personale: da ragazzino insicuro e un po’ antipatico (ricordate il “drago” nel primo libro?) diventa un giovane coraggioso e determinato, capace di mettere da parte i propri timori per il bene di Narnia. Jill Pole, invece, è una novità intrigante: una ragazza con le sue paure e dubbi, ma anche con una forza interiore che si scopre a poco a poco. La loro dinamica è uno dei punti forti del libro, perché mostra come la crescita personale spesso passa attraverso le sfide e le amicizie.

Antagonista/Mondo: Il male che minaccia Narnia non è solo un cattivo con il mantello nero (anche se, ovviamente, ci sono anche quelli!), ma una forza più sottile e pericolosa, fatta di tradimenti, paure e vecchie ferite del passato. Questo rende il conflitto più realistico e affascinante, perché non è solo una guerra di spade, ma una lotta per l’anima stessa del mondo fantastico. Il mondo di Narnia, in questo libro, appare più maturo, con luci e ombre che si intrecciano e danno profondità alla narrazione.

Temi, atmosfere e lingue perdute

Uno degli aspetti che più amo di “L’ultima battaglia” è la sua capacità di intrecciare magia, politica e folklore in un unico tessuto narrativo. La magia qui non è solo incantesimi e creature strane, ma anche un’energia legata alla storia e alla natura di Narnia stessa. C.S. Lewis ci regala un mondo dove il bene e il male si combattono anche attraverso scelte morali e alleanze fragile.

La politica è un tema importante, con regni che si contendono il potere e personaggi che devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro per salvare quello che amano. Il folklore di Narnia è ricco di echi mitologici, e non è un caso che Lewis fosse un appassionato di lingue antiche e storie dimenticate, proprio come me quando studio quelle lingue morte o inventate per i giochi di ruolo.

Infatti, Lewis ha creato per Narnia una lingua e un sistema di nomi che richiamano l’antico inglese e il gallese, aggiungendo un ulteriore livello di immersione. Questo è un dettaglio che fa la differenza per chi, come noi nerd, ama perdersi nei dettagli e negli universi costruiti con cura maniacale.

Voto finale

Do a “Le Cronache di Narnia: L’ultima battaglia” un bel 4.5 su 5 stelle. Perché? Perché è un libro che, pur essendo l’ultimo della saga, non perde il ritmo né la magia dei primi volumi. La scrittura di Lewis è ancora quella di un maestro nell’arte di raccontare, capace di creare un’atmosfera che ti avvolge e ti fa dimenticare il mondo reale per qualche ora.

Mi è piaciuto molto il modo in cui i personaggi si evolvono e come la trama non si limita a essere una semplice avventura, ma diventa un viaggio dentro se stessi e dentro la storia di Narnia. Certo, a volte alcuni passaggi possono sembrare un po’ datati (del resto, il libro è del 1956), ma questo fa parte del suo fascino vintage, come un vecchio vinile che tira fuori suoni caldi e autentici.

Inoltre, come nerd accanito, ho apprezzato tantissimo i richiami alle lingue antiche e ai miti che Lewis mescola senza farli pesare, rendendo il tutto accessibile ma profondo. Il finale è epico e commovente, e mi ha fatto venire voglia di rileggere tutta la saga (magari mentre porto Gaspode a fare un giro in campagna).

Se proprio devo trovare un difetto, è che forse il libro richiede un po’ di pazienza se non si conoscono i precedenti volumi, ma niente che un buon re-read o una maratona di lettura non possa risolvere.

A chi lo consiglio

Se siete fan di fantasy classico, di quei mondi che ti fanno sognare e riflettere allo stesso tempo, questo libro è per voi. Lo consiglierei a chi ama storie di crescita personale, amicizia, magia e battaglie epiche, ma anche a chi vuole avvicinarsi a un classico senza paura di rimanere “indietro”. Se invece siete appassionati di giochi di ruolo, troverete un sacco di spunti per creare campagne ambientate in regni simili a Narnia!

E voi? Avete già letto “L’ultima battaglia” o qualche altro libro della saga? Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, o se avete consigli di lettura incrociata – tipo qualcosa che abbia la stessa atmosfera ma magari scritto da un autore italiano o con un pizzico di folklore meridionale!

Cenni sull’autore

Clive Staples Lewis, meglio noto come C.S. Lewis, è stato uno scrittore, saggista e accademico britannico nato nel 1898 e scomparso nel 1963. Oltre a *Le Cronache di Narnia*, è famoso per i suoi saggi sulla letteratura e la religione, nonché per la serie di romanzi *Gli amici di Puddleglum* e *Il viaggio del veliero*. Lewis era molto appassionato di mitologia, lingue classiche e narrativa fantastica, e ha influenzato generazioni di lettori e scrittori con il suo stile unico e la sua capacità di intrecciare temi profondi con storie avvincenti.

La saga

Le Cronache di Narnia sono composte da sette volumi, e la lettura può seguire due ordini: quello di pubblicazione o quello cronologico della storia. L’ordine cronologico è questo:

1. Il nipote del mago
2. Il leone, la strega e l’armadio
3. Il cavallo e il ragazzo
4. Il principe Caspian
5. La sedia d’argento
6. L’ultimo re di Narnia
7. La traversata del veliero

Link all’acquisto

Se vi ho convinto a tuffarvi nel mondo di Narnia, potete trovare *Le Cronache di Narnia: L’ultimo re di Narnia* di C.S. Lewis qui:

Ecco fatto, ragazzi! Non vedo l’ora di leggere i vostri commenti e magari scambiarci consigli per la prossima maratona di lettura fantasy. Intanto, io e Gaspode ci prepariamo a esplorare altri mondi, ma con un occhio sempre rivolto a Narnia. Alla prossima!